PRIMO PIANOTERRITORIO ECONOMIA E LAVORO

Quando si guarda l’albero e si perde di vista il bosco

a proposito del vecchio cedro abbattuto in piazza e del nuovo frassino che lo sostituirà

 

il progetto di riqualificazione di Piazza Repubblica. 18 nuovi alberi, 16 posati l’anno scorso durante i lavori del primo stralcio, 2 (in verde scuro) quelli che saranno piantati durante i lavori attuali, oltre all’albero che sostituirà il cedro.

 

di Samuele Bertani

Cos’è successo al vecchio cedro in Piazza Repubblica? Perché è stato abbattuto? Verrà piantato un nuovo albero? Chi paga per questo spiacevole inconveniente?
Alberto Iotti & Co. si sono immediatamente lanciati in mirabolanti dichiarazioni, articoli, lettere d’addio alla vecchia pianta, pur avendo – è sempre giusto ricordarlo – pieno accesso agli atti che chiarivano l’accaduto. Ma si sa, fa più rumore un albero che cade, che mille alberi che crescono.
Mi sembra, per questo, doveroso che tutti i cittadini siano informati sull’episodio senza nessun filtro fazioso o propagandistico.
Cos’è successo al vecchio cedro in Piazza Repubblica? Perché è stato abbattuto?
Durante i lavori per il secondo stralcio viene segnalato al Comune il rischio di instabilità del vecchio cedro che era situato in una piccola aiuola a lato di Piazza Repubblica. L’ente pubblico chiede una verifica al Consorzio fitosanitario provinciale, che effettua un sopralluogo e rileva la possibile responsabilità – in merito alla riduzione della stabilità della pianta – dell’azienda privata che sta eseguendo i lavori in piazza. In sostanza le operazioni di cantiere hanno in parte reciso alcune radici che davano stabilità al cedro. Il Consorzio conclude che non è più garantita la sicurezza statica dell’albero: non rimane altra scelta che abbattere la pianta, per garantire l’incolumità pubblica. E’ un peccato, e nessuno avrebbe voluto farlo, perché era una bella e vecchia pianta, ed era previsto che fosse conservata. Ma di fronte al rischio sicurezza non ci sono alternative: il Comune, preso atto del pericolo di instabilità, procede alla rimozione dell’albero per sostituirlo con un altro più resistente, prendendo tutte le precauzioni per evitare danni a persone e a cose (ricordiamo tutti i recenti drammatici fatti di cronaca e le imprevedibili raffiche di vento che hanno sferzato la penisola).

Verrà piantato un nuovo albero? Chi paga per questo spiacevole inconveniente?

Il vecchio cedro verrà sostituito con un bel frassino excelsior, una pianta importante che ha una crescita più veloce rispetto ad altre prese in esame; l’esemplare già prescelto avrà fin da subito un’ottima presenza, con un ampio fusto e un’altezza di circa 8 metri. Visto ciò che è accaduto, le spese delle operazioni saranno naturalmente sostenute dall’azienda che sta eseguendo i lavori e che si è fatta subito carico dell’onere, senza sollevare contenziosi, nel momento in cui l’amministrazione ha evidenziato responsabilità dell’impresa stessa.
Questa è la realtà delle cose. Questi sono i fatti. Non ci sono volontà nascoste, attacchi contro le opposizioni, piani oscuri per togliere il verde dalle piazze. Anzi: uno dei punti di forza del progetto è proprio il rafforzamento della presenza di aree verdi in centro. Dal confronto con i cittadini, con le associazioni e dal laboratorio progettuale svolto la primavera scorsa e che ha visto coinvolte alcune classi della scuola media (perché le decisioni non si prendono da soli) la presenza dell’elemento verde è sempre stata considerata essenziale, e ciò è reso particolarmente evidente dall’inserimento di 18 nuove piante all’interno della piazza, compresi quelli che sostituiscono 3 alberelli nelle aree in cui si stanno facendo ora i lavori.
Se non si fossero fatte le nuove piazze, come chiedevano le opposizioni con il loro voto contrario al progetto, di alberi ce ne sarebbero stati soltanto 4. Chi è dunque contrario al verde in piazza?

Samuele Bertani – Segretario circolo PD Sant’Ilario e consigliere comunale

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