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La Polizia Locale della Val d’Enza si riorganizza in 3 aree territoriali

Più agenti distribuiti sul territorio, mentre resta accentrata la gestione delle attività burocratiche

La Polizia Locale dell’Unione Val d’Enza riparte con una nuova organizzazione. Nei giorni scorsi il nuovo comandante Ermanno Mazzoni, assieme ai Sindaci, ha presentato al personale le linee guida con cui si muoverà il Corpo dai prossimi giorni. Una proposta che è frutto delle valutazioni fatte assieme ai responsabili degli agenti e che risponde alle indicazioni della Giunta. Il progetto ha come obiettivo il potenziamento della presenza degli agenti sul territorio attraverso un maggior radicamento logistico del corpo nel tessuto locale. Il modello intercomunale si fonderà su due regole di fondo: accentramento della gestione burocratica e delocalizzazione dei servizi territoriali in 3 zone (il distretto Sud, il distretto Centro e il distretto Nord) in modo da potenziare la presenza fisica degli operatori sul territorio. Per portare a termine questa complessa operazione è stato necessario intervenire modificando l’attuale organizzazione del servizio per massimizzare l’utilizzo della sede centrale localizzata nel Comune di Montecchio e delle altre sette sedi presenti negli altri Comuni che compongono l’Unione.
NUOVI AMBITI TERRITORIALI
Ci saranno tre distretti territoriali dotati di un presidio tecnico-operativo: il “Distretto Sud” composto dai Comuni di Canossa, San Polo e Montecchio (con popolazione residente di 20.496 abitanti) a cui sono attualmente assegnati sette operatori;
il “Distretto Centro” composto dai Comuni di Bibbiano e Cavriago (popolazione residente di 20.188 abitanti) a cui sono assegnati sette operatori; il “Distretto Nord” composto dai Comuni di Campegine, Gattatico e Sant’Ilario (popolazione residente di 22.128 abitanti) a cui sono assegnati nove operatori. Questa ripartizione consente di avere tre distretti con un numero di abitanti omogeneo e una presenza capillare sul territorio, mantenendo le attuali sedi comunali con una struttura gerarchica che vede un Ispettore a capo dei Distretti. Si cercherà di integrare nel miglior modo possibile gli agenti nel tessuto sociale e farne un riferimento per il sistema di sicurezza integrata e di comunità, razionalizzando nel contempo la formazione delle pattuglie in modo da evitare frammentazioni e recuperare tempi morti. «Per attuare un sistema integrato – ha garantito il Comandante Ermanno Mazzoni – verrà anche rafforzato il coordinamento e la collaborazione con le altre forze di polizia presenti sul territorio, in particolare con i Carabinieri, anche attraverso la realizzazione di servizi congiunti. Guardando sempre al futuro, abbiamo condiviso con la Giunta e garantito al personale ed alle sue rappresentanze sindacali l’incremento dell’organico, anche con personale amministrativo civile, il rafforzamento del servizio di Protezione Civile e l’incremento dei servizi da attuare anche attraverso accordi sperimentali con altre Unioni». A parere del Sindaco di Sant’Ilario Moretti «l’organizzazione di un ente e di una istituzione non possono e non devono essere il frutto di situazioni contingenti, tuttavia questa proposta consentirà, sempre nel rispetto dei ruoli, un migliore e più diretto confronto con il personale di polizia municipale all’insegna della collaborazione e della trasparenza».

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