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Due camminate all’aria aperta contro lo spreco della risorsa idrica

Una serie di iniziative patrocinate dall’Unione Val d’Enza hanno voluto sensibilizzare i cittadini alla vigilia di un’estate che si preannuncia particolarmente delicata per il torrente Enza

di Fabrizio Ferri

Iniziativa veramente lodevole quella di “Progetto Acqua”, percorso di sensibilizzazione sul consumo consapevole e contro lo spreco delle risorse idriche, nato dalla partnership dei Comuni di San Polo, Bibbiano e Canossa con Iren, Arpae, Consorzio Bonifica dell’Emilia Centrale, Res, Ceas,Ciea e Incia.

Il progetto che ha avuto il patrocinio dell’Unione Val d’Enza e prevedeva una serie di incontri pubblici rivolti a cittadini ed associazioni sui temi del consumo e della gestione dell’acqua.
Fra le iniziative proposte di particolare interesse sono state le due camminate che hanno messo i partecipanti a diretto contatto con l’elemento acqua viste le visite guidate alle opere idrauliche e non solo.

La prima “Geocamminata” si è effettuata sabato 23 marzo partendo da Canossa dove è situata la traversa di Cerezzola ed è giunta fino ad un antico mulino di Ciano uno degli ultimi ancira presenti lungo il corso del torrente.

La “gita” con illustrazione delle opere idrauliche ha avuto come relatori il personale del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e il geostorico Antonio Canovi. Otre che a interessanti cenni storici sugli insediamenti abitativi e produttivi avvenuti grazie alla presenza di questo elemento si è anche compresa a fondo la delicatezza della gestione della risorsa idrica. Delicatezza dovuta in gran parte ai mutamenti climatici che stanno mettendo a dura prova, ormai anche nei mesi precedenti a quelli estivi, la capacità del torrente Enza di soddisfare a pieno le esigenze d’acqua. Queste esigenze oltre a quelle dettate dalla vita quotidiana di tutti noi riguardano soprattutto quelle legate all’agricoltura con in testa il serio rischio di veder compromesso il ciclo del Parmigiano Reggiano che ha alla sua base la necessità di irrigare i prati stabili vitali per la produzione di quel fieno che rende del tutto particolare il Re dei formaggi.

La seconda uscita il 30 marzo a Villa Aiola ha avuto due tappe partendo dalla visita alla “Centrale idrica” dove l’Ing. Chiara Ziveri  di Iren spa ha illustrato ai presenti gli enormi investimenti fatti nel corso degli anni per garantire agli utenti qualità e quantità dell’acqua che sgorga tutti i giorni dai nostri rubinetti.Si è poi scoperto che gran parte del fabbisogno idrico di Reggio Emilia viene soddisfatto dal Campo Pozzi situato nel nostro comune e da quello ai Quercioli nel comune di Cavriago.Infine si è giunti al museo etnografico del Parmigiano Reggiano dove tutti i presenti, ma soprattutto la giovane scolaresca presente alla “gita”, hanno potuto ripassare o conoscere del tutto ciò che è stata la civiltà contadina.

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