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Il viaggio della memoria con i ragazzi di terza media

Ampia partecipazione anche quest’anno al viaggio in Austria promosso dall’Anpi di Sant’Ilario per visitare il campo di sterminio di Mauthausen dove sono morti i deportati santilariesi

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Anche quest’anno siamo tornati a Mauthausen, come Anpi di Sant’Ilario, accompagnando nella visita al campo di sterminio austriaco 36 ragazzi e ragazze di terza media assieme a due loro insegnanti e a una quindicina di genitori. È stata un’esperienza intensa e coinvolgente per tutti, giovani e adulti, come lo era stata quella del 2018.

Siamo partiti il 17 maggio e tornati il 19, dopo aver dedicato l’intera giornata di sabato 18 maggio a Mauthausen e al sottocampo di Gusen. Mentre a Sant’Ilario pioveva, nella località austriaca splendeva un caldo sole primaverile che ci ha accompagnato per tutta la giornata.

Con il gruppo dei giovani abbiamo ripercorso i luoghi della sofferenza e dell’annientamento fisico e morale dei deportati: il piazzale dell’appello, il locale delle docce, le camerate, la scalinata e la cava di pietra, la camera a gas, il forno crematorio.

Abbiamo ricordato la testimonianza di Piero Iotti su quanto aveva provato vivendo in quel campo in cui regnava la morte. I ragazzi e le ragazze hanno seguito attenti e silenziosi le parole di Ives Arduini, presidente della sezione Anpi ed ex-insegnante che tante volte ha visitato coi suoi alunni Mauthausen assieme a Piero.

La visita si è conclusa nel memoriale di Gusen dove una targa ricorda i deportati santilariesi che non sono tornati. Qui abbiamo deposto commossi una corona d’alloro in loro ricordo mentre Federica Bergamaschi, una mamma musicista, ci accompagnava con le note del suo violino. Anche quest’anno abbiamo terminato la giornata con un messaggio positivo. In pullman, mentre ritornavamo a Salisburgo, sono stati distribuiti ai ragazzi e alle ragazze i segnalibri con la storia di alcuni Giusti: Giusti di ieri come Irena Sendler e Gino Bartali che hanno salvato tanti ebrei, adulti e bambini, durante la persecuzione nazista e fascista, e Giusti di oggi, come Costantino Baratta che il 3 ottobre 2013 ha tratto in salvo con la sua barca 12 giovani eritrei a rischio di annegamento a poca distanza da Lampedusa.

Perché l’Anpi organizza questi viaggi con la collaborazione preziosa dell’agenzia Città Aperte? Lo scopo non è semplicemente quello di mettere i giovani di fronte all’orrore dello sterminio, ma di farli riflettere su dove può portare l’intolleranza e il disprezzo verso l’altro, sia esso un oppositore politico o una persona ritenuta diversa per etnia, religione, orientamento sessuale o condizione psico-fisica, come erano considerati dai nazisti, gli ebrei, i testimoni di Geova, gli omosessuali, gli zingari, i disabili. Dalla persecuzione di quelle categorie di uomini e donne si arrivava alla loro disumanizzazione, a privarle della dignità di esseri umani per usarle come pezzi di un ingranaggio che in poco tempo le stritolava e toglieva loro la vita.

La conoscenza di ciò che è successo in passato è essenziale anche per l’oggi, per spingere ognuno di noi ad opporsi alle varie forme di razzismo che si stanno purtroppo diffondendo di nuovo anche in Italia e in Europa perché esse minano la convivenza sociale e la solidarietà tra le persone anche quando non provocano le estreme conseguenze di settant’anni fa. Ecco allora che visitare Mauthausen non serve solo a ricordare ma anche a orientarsi nel mondo in cui viviamo e contribuisce alla formazione di giovani consapevoli e responsabili delle proprie scelte.

Mauro Poletti

CHI HA CONTRIBUITO AL VIAGGIO DELLA MEMORIA

Il Viaggio della Memoria a Mauthausen, 17-19 maggio 2019, organizzato dall’agenzia Città Aperte in collaborazione con la sezione Anpi di Sant’Ilario, ha ricevuto il patrocinio dell’Amministrazione Comunale ed il contributo di Auser, Centro sociale anziani “Airone”, Parco S.Rocco, Cooperativa “Nuovo Raccolto”, Castellani Calzature, mentre il bar Creo ha fornito gratuitamente i panini ai ragazzi per il pranzo al sacco del 18 maggio. A tutti Anpi e Città Aperte rivolgono il loro vivo ringraziamento per la sensibilità che hanno dimostrato.

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