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Raccolta differenziata: con l’88,4% di differenziata dei rifiuti solidi urbani S.Ilario vola ai primi posti in provincia

Un risultato di cui andare fieri, frutto della collaborazione della cittadinanza, di una matura coscienza ambientale e dell’impegno degli enti locali

 

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Nel 2018 Sant’Ilario ha raccolto oltre 9 milioni di tonnellate di rifiuti urbani di cui oltre 8 milioni sono finiti nella raccolta differenziata facendo sì che la percentuale fosse dell’88,4%, di poco superiore a quella del 2017.

Grazie alla positiva collaborazione della cittadinanza, a una matura coscienza ambientale e all’impegno degli enti locali il nostro Comune ha così raggiunto con 2 anni d’anticipo gli obiettivi fissati dal Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr), che prevede di arrivare al 73% di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nel 2020.

In Regione siamo stati fra i 128 Comuni (il 39% dei 329 totali) che hanno superato questa soglia e fra i 93 (il 30% degli enti) che oltre ad averla raggiunta o superata, si sono spinti oltre quota 80% di raccolta differenziata.

Relativamente alle province dell’Emilia-Romagna, emerge che la raccolta differenziata dei rifiuti urbani è arrivata in media al 68% contro il 64,3% del 2017 con un aumento in tutte le province. Sono 3 quelle che raggiungono e superano in anticipo quota 73%: a Parma la differenziata si attesta al 78,3%, a Reggio Emilia al 77% e a Ferrara al 76,2%. Non raggiungono quota 73% quelle di Modena al 70,7%, Piacenza al 68,7%, Rimini al 66,6%, Bologna al 63,8%, Forlì-Cesena al 56,6% e Ravenna al 55,9%.

Per quanto riguarda le diverse tipologie di rifiuto, a livello regionale si segnala un miglioramento generalizzato: la percentuale maggiore di differenziata riguarda il verde (21%), la carta (19,3%) e l’umido (15,4%). Seguono legno e vetro (8,6% ognuno); plastica (7,5%); rifiuti da costruzione e demolizioni (4,4%) e ingombranti (4,2%); i cosiddetti “altri rifiuti” come acidi, batterie, farmaci, oli, vernici, (3,7%); rifiuti derivanti dallo spazzamento delle strade (2,8%); metalli (1,5%); Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (1,2%) e compostaggio domestico (1%).

Questi eccellenti risultati non devono però fare abbassare la guardia ai cittadini perché la lotta per la salvaguardia dell’ambiente nel quale viviamo e lasciamo in eredità alle future generazioni deve essere giornaliera nonostante i sacrifici che può comportare.

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