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Polizia Municipale, i molteplici compiti di un servizio che ha visto crescere tantissimo le sue funzioni

La nuova organizzazione della polizia locale Val d’Enza, il cui organico verrà suddiviso in tre distretti territoriali, coordinati da un’unica centrale operativa

(di Fabrizio Ferri, Assessore comunale alla Sicurezza e Legalità)

Che cos’è oggi la Polizia Municipale? Qual è il suo ruolo? Può tornare ad essere gestita direttamente da ogni singolo Comune come in passato o occorre continuare a gestirla in associazione con gli altri Comuni attraverso l’Unione Val d’Enza? Per rispondere a queste domande è indispensabile conoscere le funzioni che sono state attribuite per legge a questo servizio.

Interventi in caso di incidente stradale
Finora nel corso del 2019 sono stati rilevati sul territorio della Val d’Enza 140 incidenti e la previsione è di superare i 200 alla fine dell’anno. La loro gravità, la delicatezza legata alle nuove sanzioni penali per le gravi lesioni subite da chi viene coinvolto – arrivando fino all’incidente con esito mortale – richiedono un notevole aumento di professionalità e l’impiego di adeguati sistemi tecnologici che comportano sempre nuovi investimenti da parte delle Amministrazioni Comunali, sia in termini di attrezzature che di corsi di aggiornamento del personale. La gestione degli incidenti è normalmente conosciuta soltanto per la parte svolta in strada; solamente gli addetti ai lavori (periti di assicurazioni, avvocati, magistrati, ecc.) conoscono il laborioso e delicato lavoro svolto dagli agenti che fa seguito al rilievo di incidente stradale. È un’attività complessa assegnata dal Codice della Strada alla Polizia Municipale che permette tra l’altro ai Carabinieri di dedicare più tempo ad attività sul territorio molto importanti quali il controllo della criminalità.

Attività investigativa delegata e di polizia giudiziaria
La Polizia Municipale mantiene un costante rapporto con le Procure d’Italia per attività investigativa delegata, da svolgere con discrezione e precisione nelle forme e nei tempi.
Vi è poi l’attività di Polizia Giudiziaria relativa ai reati in materia ambientale, edilizia, sanitaria e stradale, che rientrano propriamente nelle competenze della Polizia Locale per legge.

Attività sanzionatoria amministrativa
L’attività sanzionatoria amministrativa in genere, oltre al verbale emesso sul momento, comporta in seguito un delicato lavoro d’ufficio che, partendo dall’inserimento nel sistema gestionale dei verbali prosegue col tentativo di recupero delle somme non pagate fino ad arrivare al pignoramento. Quest’attività richiede un proprio ufficio con operatori specializzati e sistema gestionale informatico in collegamento telematico con ditte esterne, necessario per lo svolgimento dell’attività con costi non indifferenti a carico dei Comuni.

Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO)
Altra attività particolarmente delicata è la gestione dei Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO). Il Sindaco in quanto autorità sanitaria del Comune, firma l’ordinanza per il singolo TSO e alla Polizia Municipale è demandata in primis l’esecuzione dell’ordinanza stessa. Il centro di ricovero per la nostra zona è a Correggio. L’esecuzione di un TSO richiede agli agenti coinvolti tempi mediamente lunghi; viene svolto in coordinamento con personale medico e per il trasporto si utilizzano autoambulanze. Il personale della Polizia Municipale deve accompagnare il paziente fino al luogo di ricovero e normalmente un agente sale sull’autoambulanza per motivi di tutela del personale.

La Centrale Operativa: compiti e dotazioni
Sulla base di questi esempi è evidente che se la Polizia Municipale deve svolgere efficacemente le sue funzioni a tutela della popolazione, occorre dotarla di una struttura organizzativa in grado di gestire tali funzioni, dando al personale tutto il necessario supporto normativo e operativo.
In Val d’Enza sarebbe quindi impensabile una Polizia Municipale senza una Centrale Operativa, oramai riconosciuta come il perno fondamentale della sua attività. Qui arrivano le richieste dei cittadini e viene effettuato un primo filtro per importanza e urgenza, per poi a distribuirle al personale esterno, collegato permanentemente con un sistema di radio comunicazione oltre che telefonico. La Centrale Operativa è il luogo deputato alla gestione del personale in strada, è il centro di riferimento per ogni evenienza, informativa e di soccorso; da qui poi si mantengono i contatti con le amministrazioni esterne come per esempio Prefetture o Procure o altri corpi di Polizia o Carabinieri. Sempre in questo luogo vi è il controllo delle telecamere e ocr, tanto importanti oggi per la sicurezza della popolazione. È un ufficio in cui i sistemi informatici sono indispensabili; solamente il sistema di archiviazione degli interventi, il cosiddetto brogliaccio informatico, permette di risalire a richieste di intervento o interventi effettuati anni prima.
Allo stato attuale l’ufficio dispone di sei monitor per la gestione dell’attività ordinaria, quattro grandi schermi per la visualizzazione delle telecamere distribuite nel territorio dell’Unione, due monitor per scaricare immagini di telecamere e uno per la Protezione Civile in quanto il Comandante della Polizia Municipale ne ha il comando. Per rispondere sempre meglio alle richieste della cittadinanza, questi sistemi andrebbero aggiornati sistematicamente, comportando ovviamente investimenti da parte delle Amministrazioni Comunali.

Conclusioni
Guardando alle complesse funzioni svolte oggi dalla Polizia Municipale non si può non arrivare alla conclusione che è antistorico pensare ad un ritorno di questo servizio in capo ai singoli Comuni. La Polizia Municipale, come era concepita in passato, svolgeva un lavoro sostanzialmente amministrativo e non sarebbe oggi in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze di sicurezza richieste dalla legge e dagli stessi cittadini. La vecchia e cara figura del vigile di quartiere è una risorsa da non perdere ma oggi deve trovare la sua collocazione in un corpo strutturato che deve essere in grado di fronteggiare una varietà di situazioni, anche emergenziali che potrebbero richiedere l’intervento di un considerevole numero di agenti. Il mantenimento di una Centrale Operativa unica e la nuova proposta di creazione di 3 distretti territoriali (nel nostro caso il distretto S.Ilario – Gattatico – Campegine), ognuno con la sua dotazione di agenti, è la soluzione organizzativa più idonea per dare alla Polizia Municipale maggiore efficacia nel suo operato e una maggiore vicinanza alla cittadinanza.

 

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