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L’8 marzo esiste?

di Claudia Belli 

Tutte le epoche hanno avuto donne forti, donne guerriere, donne filosofe, grandi pittrici e scrittrici nonché musiciste, donne sapienti e grandi regine. Ci sono state donne che hanno intrapreso viaggi avventurosi e hanno fatto scoperte di interesse scientifico e farmaceutico. Grandi sperimentatrici, ricercatrici e perfino astronaute.

In tutte le epoche, il mondo ha avuto la fortuna di godere di donne speciali ma non sempre il mondo ha dato loro la rilevanza che meritavano di avere. Molte sono state messe a tacere o messe in secondo piano, surclassate da quelle che erano le esigenze del tempo e del mondo maschilista. Crediamo di avere vinto tante battaglie ma tutti i giorni perdiamo una guerra. Ogni volta che un uomo uccide una donna, uccide sua madre, sua sorella, sua nonna.  Rinnega se stesso, nato dal grembo di una donna. Donne uccise perché ree di voler scegliere come vivere la loro stessa vita. Donne uccise perché ree di voler sciogliere un legame sentimentale. Donne stuprate perché ree di portare una minigonna, bambine violate nella sacralità dell’infanzia perché date in spose in tenera età a uomini adulti senza vergogna. Ragazze cresciute in occidente e uccise dai loro genitori e dai fratelli perché ree di voler vivere la loro vita, lavorare, studiare e scegliere chi amare.  Bambine sottoposte a mutilazione genitale perché il piacere sessuale è prerogativa maschile. Donne ancora schiavizzate, torturate, recluse e fatte prostituire.

Finché nel mondo ci sarà ancora una sola donna uccisa dalla follia omicida degli uomini, l’umanità  non avrà mai raggiunto quel progresso di cui tanto si vanta. Sarà solo un’utopia la libertà, l’uguaglianza e la parità tra i sessi fino a che la donna non sarà totalmente libera da un potere maschilista che ne soffoca l’essenza e l’ anima.

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