CULTURAPRIMO PIANO

Il “Presepilario” del Bettolino

Un sorprendente presepe artigianale che richiama curiosi e bambini, fatto con tanta passione, pazienza e grande inventiva

Sono molti coloro che sono andati a vedere il presepe di William Colli, in Via Labriola al Bettolino. Un presepe fatto con passione, pazienza e inventiva, sorprendente nelle dimensioni, nei dettagli artigianali e creativi. William dice che è un presepe laico, ma non si capisce bene il perché. Lo ha chiamato “Presepilario”, perché oltre ad una parte fantasiosa e tradizionale un po’ in stile napoletano, c’è un’altra parte con edifici di Sant’Ilario molto curati e fedelmente riprodotti. Fra il 2020 e il 2021 il tempo impiegato per costruirlo pezzo per pezzo è stato tanto, un anno di lavoro più un mese per montarlo. C’è anche un maggiordomo all’ingresso del cortile che saluta e dà il benvenuto a chi viene a vederlo. Poi qualche curiosità: il Papa di fianco a San Francesco, Augusto Daolio con la chitarra, il Sindaco Perucchetti alla finestra del Municipio, e Dione (il mitico campanaro di un tempo) alla finestra della torre, il treno che passa davanti alla stazione di Sant’Ilario e che gira per tutto il presepe, il vecchio “Baracchino” nella piazzetta della stazione ricostruito con certosina precisione, e cosi via. Tanti complimenti da parte dei visitatori, che rimangono colpiti da quest’opera fantasiosa, naïf e sincera. I bambini si fermano, sgranano gli occhi di fronte alle luci, a quegli strani personaggi, all’acqua che scorre, al trenino che sferraglia, a tutti quei dettagli minuziosi e colorati… e poi tornano il giorno dopo, e tornano ancora.

William Colli
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