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Il territorio come collante della comunità

Parte il progetto "Abita il tuo territorio", riservato ai ragazzi della scuola media Da Vinci. L’assessore Ferri: “sentire il proprio territorio dà un senso di appartenenza e radicamento”

Sentire il proprio territorio per stabilire un senso di appartenenza e radicamento, in modo da diventare parte integrante di una comunità. È con questo obiettivo che nasce il progetto “Abita il tuo territorio”, dedicato agli studenti della scuola media Da Vinci, grazie alla collaborazione tra l’assessorato e diverse realtà del nostro Comune. A presentare il progetto è l’assessore alle politiche agroambientali Fabrizio Ferri, che lo ha realizzato insieme al Servizio Sociale Territoriale Unione Val d’Enza, l’Istituto Comprensivo di Sant’Ilario e insieme a diverse associazioni del territorio e cittadini mossi dall’intento di far conoscere agli studenti della Scuola Secondaria di primo grado Da Vinci il territorio che abitano.

L’assessore Fabrizio Ferri

Durante gli incontri che si svolgeranno in aula e in esterno nel periodo fra marzo e maggio si intende dare risposta alla poca conoscenza che molti ragazzi hanno del territorio e concentrare l’attenzione sul senso di reponsabilità che possono avere come cittadini protagonisti, individuando anche gli aspetti sociali che li riguardano.

“Il tema proposto – spiega Ferri – vuole essere un percorso finalizzato all’interpretazione e alla comprensione del territorio in tutte le sue caratteristiche, sociali, ambientali, culturali e storiche. Conoscere e prendersi cura del territorio permetterà agli alunni di cogliere spunti riflessivi, educativi e formativi. Fare esperienze di questo tipo può favorire l’incontro diretto dei ragazzi con le diverse componenti che fanno del territorio un organismo complesso, interconnesso e in evoluzione; un’esperienza che favorisce le diversità culturali e l’inclusione”.

Il progetto è di notevole impatto poichè riguarda tutte le 15 classi della Scuola “Da Vinci” con i suoi 388 alunni, che fino a maggio saranno impegnati nelle diverse fasi pensate e programmate dagli organizzatori. A marzo il via con il Gruppo Archeologico che ha incontrato ogni classe proponendogli un filmato che illustrava e forniva loro le nozioni utili alla conoscenza della storia del nostro paese dall’età più antica fino ai giorni nostri, di fatto il prologo alle uscite sul territorio previste per il mese di aprile quando gli studenti approfondiranno ciò che hanno imparato in classe con visite e incontri specifici. Le aree dell’abitato di Sant’Ilario che saranno messe sotto alla lente d’ingrandimento sono cinque: il Parco Poletti, l’area Mavarta e Parco Urbano, l’area Fornace e Parco Pagliarini, l’area Bettolino e Parco Lituus e infine l’area Parco 25 novembre e Centro Storico. A maggio infine, dopo la parte più culturale del programma, il progetto si concluderà con delle uscite ambientali che avranno lo scopo di far toccare con mano agli studenti lo stato di salute dell’ambiente urbano che vivono quotidianamente; muniti di pinze, guanti e sacchi neri della spazzatura compiranno la pulizia delle stesse aree che in precedenza avevano studiato, un modo molto diretto per far comprendere cosa vuol dire l’abbandono dei rifiuti e tutti i problemi ad esso connessi che vanno dall’inquinamento e degrado fino al costo per la pulizia.

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