PERSONAGGIPRIMO PIANO

Gianfranco Ghidotti ci ha lasciato

Il nostro paese perde una persona di grande rilievo che ha dato un contributo personale molto importante alla crescita e alla vita collettiva di S.Ilario

Gianfranco Ghidotti

(di Giordano Colli)

Gianfranco Ghidotti, persona di grande rilievo nella storia del nostro paese, è scomparso stanotte all’età di 88 anni, dopo pochi mesi dalla morte dell’amata moglie Renza, scomparsa nell’autunno dello scorso anno. La triste notizia è rapidamente circolata stamattina fra i tanti santilariesi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di collaborare con lui nelle moltissime attività a cui si è dedicato per vari decenni, coltivando le sue passioni politiche e sociali e dando un contributo personale davvero rilevante alla crescita e alla vita collettiva di Sant’Ilario. Gianfranco è stato Segretario della Sezione locale del PCI e Consigliere comunale negli anni ’60, poi Capogruppo in Consiglio e successivamente Assessore comunale negli anni ’70, in un periodo di grandi trasformazioni sociali, economiche, urbanistiche e culturali per il nostro Comune. Per diversi anni è stato inoltre fra i responsabili più attivi ed impegnati della locale Festa de l’Unità, ed è stato per lungo tempo un prezioso e operoso collaboratore del nostro giornale, il Gazzettino Santilariese, una “creatura” culturale a cui voleva un gran bene e di cui rimarcava costantemente la lunghissima, ininterrotta e straordinaria storia di oltre settant’anni, più unica che rara. Gianfranco è stato anche un convinto cooperatore, lavorando nella cooperativa di consumo prima come Presidente della Coop di Sant’Ilario poi come dirigente di Coop Nord Emilia. Raggiunta l’età della pensione, si è impegnato con la sua solita dedizione nel sindacato pensionati  SPI-CGIL di S.Ilario e della Val d’Enza nel ruolo di Segretario. Sul piano politico, Gianfranco è stato un appassionato e attivo uomo di sinistra, aderendo sempre ai vari passaggi e all’evoluzione politico-culturale della sinistra italiana, dal PCI alla storica transizione verso il PDS, dai Democratici di Sinistra all’Ulivo, fino al Partito Democratico. Mi si permetta anche una breve nota personale, in un momento così triste. Quando ero il giovane Segretario della Sezione dei Democratici di Sinistra di S.Ilario alla fine degli anni ’90, Gianfranco era uno dei “saggi” che forniva costantemente supporto e suggerimenti sulla conduzione della Sezione e sulle attività da svolgere. Lo faceva con attenzione e rispetto verso un gruppo di giovani attivisti che aveva quarant’anni meno di lui, mettendo a disposizione la sua esperienza senza farla pesare, sempre alla ricerca del confronto anche quando le idee divergevano, e a volte divergevano parecchio. Aveva quasi un culto per la discussione e per la “partecipazione dal basso”: riteneva giustamente che un circolo politico, anche se di un piccolo paese, dovesse maturare un’opinione su ogni questione rilevante, da quelle più strettamente locali fino a quelle di rilievo internazionale; e che di conseguenza l’esito di ogni nostra riunione e discussione dovesse essere portata in qualche modo all’attenzione di chi aveva il compito di decidere o di prendere una posizione ad ogni livello, fosse il Sindaco, la Regione, il Segretario nazionale del partito o il Presidente del Consiglio. Un’impostazione rigorosa e metodica, che ha sempre coerentemente mantenuto fino a quando ha avuto la possibilità di partecipare attivamente all’attività politica.

Lo ricordiamo con grande affetto, e ci sembra di vederlo ancora qui con noi durante le lunghe discussioni in Sezione, al lavoro alla Festa de l’Unità o alle riunioni di redazione del Gazzettino Santilariese, che oggi si stringe in un abbraccio ai suoi figli Liuba e Stefano, ai nipoti e a tutti i suoi cari.

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