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Come funziona la nuova Tari

L’amministrazione comunale di S.ilario ha investito 81mila euro per contenere gli aumenti

È stata deliberata dal Consiglio comunale di Sant’Ilario la presa d’atto del Piano Economico Finanziario 2022 (già approvato dall’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti – ATERSIR) riguardante il servizio rifiuti con la Tassa Rifiuti (TARI) per l’anno 2022. E’ in corso, a livello europeo, e quindi anche nazionale, il processo di tendenza affinchè la TARI venga pagata dagli utenti con una cifra in linea con le spese sostenute dal Comune e dal gestore per effettuare il servizio. Ciò vuol dire che, gradualmente, tutti i Comuni dovranno adeguarsi per raggiungere questo obbiettivo.

L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) ha definito un metodo per stabilire e garantire per ogni Comune un tetto massimo di crescita. Il coefficiente di aumento comunicato da ATERSIR per Sant’Ilario è del 5,29%, somma algebrica di percentuali dovute all’inflazione, ai miglioramenti previsti sulla qualità, a variazioni sul perimetro gestionale e ad un coefficiente dettato da decreto legislativo. La percentuale di Sant’Ilario si colloca nella media dei Comuni della Val d’Enza e in quella medio-alta della provincia.

All’interno del servizio rifiuti si è scelto di migliorare e potenziare la qualità allargando in questo modo il perimetro di calcolo della TARI. Alcuni servizi sono stati aggiunti, altri, già presenti, sono stati rivisti; le ulteriori funzioni richieste dal Comune ad IREN per il 2022 riguardano gli spazzamenti manuali a seguito di manifestazioni all’aperto, la raccolta delle foglie (servizio molto rinforzato per numero di interventi) e la raccolta delle pile elettriche (servizio che ora, oltre alla raccolta, prevede anche sostituzione e ricollocazione dei contenitori). Il servizio DDD (Disinfestazione Derattizzazione Disinfezione) rimane invariato rispetto agli anni precedenti.

A riduzione degli importi richiesti ai cittadini per la TARI, dal bilancio del Comune sono stati inseriti nel computo generale del piano economico circa 81.000 euro di avanzi vincolati relativi alle gestioni TARI degli anni precedenti. Il Comune, per i propri fabbricati, prevede ulteriori spese per TARI di 14.000 euro. Analogamente, sempre a carico del bilancio, sono stati inseriti 20 mila euro per sconti sociali a tutela dei soggetti più deboli. Le percentuali di riduzioni sono programmate per fasce di ISEE fino ad un valore massimo di 12mila euro.

La proposta di aumenti TARI per le utenze domestiche (che si stima producano la maggior parte del quantitativo complessivo di rifiuti) e quelle non domestiche tiene insieme l’esigenza di contenere l’aggravio di spesa per i cittadini cercando di mantenere per i prossimi anni una gradualità accessibile. Per le utenze domestiche si prefigura un aumento con una media di 14,45 euro annuali a famiglia (dai 5,9 euro all’anno per famiglie di 1 componente ai 19,4 euro per famiglie con 6 o più componenti). Per le imprese, che hanno tariffe differenziate a seconda dell’attività esercitata, l’aumento medio è del 2,17%.
“Come è evidente l’Amministrazione – commenta il sindaco Perucchetti – ha deciso di calmierare il più possibile questo aumento sulle famiglie e sulle aziende, già colpite dalla pandemia e dai rincari energetici per la guerra in Ucraina”.

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