PRIMO PIANOSERVIZI SOCIALI

Sfratto alle case popolari: “le regole devono valere per tutti”

L'amministrazione comunale interviene per chiarire la situazione e le modalità di intervento

In riferimento alla notizia apparsa sulla stampa relativa all’imminente sfratto da eseguirsi in una casa popolare gestita da ACER sul territorio santilariese, pubblichiamo la nota stampa ricevuta dal Comune di S.Ilario sulle modalità di assegnazione e gestione degli alloggi popolari, comunicato che non entra nei dettagli specifici della famiglia coinvolta nel dovuto rispetto della riservatezza che questi casi richiedono.

“Il Comune ha in proprietà oltre cento alloggi di edilizia residenziale pubblica, destinati ai cittadini in condizioni di fragilità economica. Gli alloggi, gestiti da ACER, sono assegnati sulla base di una graduatoria formata con un bando pubblico e la permanenza negli stessi è condizionata alla sussistenza dei requisiti previsti nello stesso bando e dal pagamento di un rateo di affitto popolare, calcolato sull’ISEE di ciascun nucleo familiare, quindi alle reali capacità di contribuzione. Queste Amministrazione ha sempre cercato, come linea guida, di trovare ogni soluzione possibile, prendendosi tutto il tempo necessario prima di arrivare a interventi importanti come lo sfratto. Quando emergono difficoltà da parte degli inquilini, sempre e, in tutti i casi, il Comune in accordo con Acer più e più volte incontra gli interlocutori, spesso per molti anni, concordando soluzioni e piani personalizzati di pagamento. Le soluzioni si trovano sempre. Nel caso in cui i piani di rateizzazione non vengano onorati, pur a fronte di formali solleciti e non si riescano a trovare soluzioni diverse, l’Amministrazione è obbligata a rispettare le proprie disposizioni regolamentari che prevedono, solo come ultima ratio, lo sfratto. Riteniamo che trattasi di una assunzione di responsabilità da parte di questa Amministrazione, perché le mancanze di un singolo finiscono per ripercuotersi sulle spalle degli altri cittadini. Non troviamo accettabile che chi usufruisce dei servizi del Comune non ne osservi le regole, nel rispetto del principio di equità e giustizia sociale, con riferimento non solo agli altri cittadini ma, anche, a quei nuclei familiari che, in graduatoria, potrebbero avere titolo ad abitare negli alloggi. E’ bene considerare che i debiti da morosità, soprattutto quando sono alti, si ripercuotono sulla comunità: paghiamo tutti come cittadini. E non possiamo in alcun modo permettere che i cittadini virtuosi siano costretti a pagare due volte.”

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