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L’arte nelle case di S.Ilario: capitolo 2

Al Centro Mavarta (3-4 dicembre) secondo appuntamento con la mostra promossa da associazione Orizzonti in collaborazione con l'Amministrazione Comunale. Tra gli artisti in mostra Ghizzardi, Borghi, Pompili, Iotti, Munari, Mattioli, Ferrari, Rosati.

Le case dei collezionisti d’arte di Sant’Ilario si aprono di nuovo al pubblico e consentono di allestire una seconda mostra di qualità presso il centro Mavarta. Realizzate da 15 artisti, saranno 35 le opere esposte sabato 3 (ore 15-23) e domenica 4 dicembre (ore 10-17), su iniziativa dell’associazione culturale Orizzonti e del Comune di Sant’Ilario d’Enza.
Il pubblico avrà la possibilità di apprezzare diversi artisti del territorio, ma non solo. Di particolare significato i quadri di Umberto Romolotti, reggiano, “artista ritrovato” le cui opere sono state esposte una sola volta ai Musei di Reggio Emilia nel 2007. A quindici anni di distanza, attraverso l’esposizione di quattro opere, la mostra consente a un vasto pubblico di conoscerne la qualità pittorica e la visione tragica della vita.
Grazie a un generoso prestatore, Marino Iotti sarà presente con un’opera di notevoli dimensioni che consente all’artista il pieno dispiegarsi delle sue qualità compositive. Per quanto riguarda Alfonso Borghi, saranno esposte plasticamente due tappe del suo percorso artistico. Per il visitatore sarà istruttivo esaminare un’opera degli anni ’80 e altre più recenti, a dimostrazione che l’arte si può esprimere con linguaggi molto diversi ma sempre di elevata qualità.
Di grande interesse è Graziano Pompili, artista del territorio ma di levatura nazionale, che opera attraverso una pluralità di tecniche espressive. In questa mostra saranno presenti tre opere molto rappresentative, una tecnica mista su carta, una tecnica mista su metallo e una scultura in marmo e acciaio.
In uno spazio laterale appositamente allestito si potranno ammirare cinque opere di Pietro Ghizzardi, il pittore-contadino della nostra Bassa che ha stupito i critici nazionali con la sua visione da “espressionista padano” che sarebbe riduttivo definire naif.
Alberto Manfredi, pittore reggiano di statura nazionale, sarà presente con una sua inconfondibile opera con figure femminili mentre di Omar Galliani verrà esposto un raffinato disegno con volto di donna in rosso.
Sant’Ilario è territorio di confine, così che in mostra saranno presenti tre artisti parmensi. Di Carlo Mattioli, tra i pittori italiani più rappresentativi della seconda parte del Novecento, si potrà ammirare uno straordinario paesaggio mentre Claudio Spattini sarà presente con una vigorosa e plastica natura morta. Di Riccardo Lumaca viene esposta un’opera particolarmente rivelatrice della sua espressione artistica.
Tra gli artisti santilariesi, già ampiamente storicizzati, saranno presenti due grandi quadri di Stefano Ferrari dedicati ai temi delle città murate e del nudo femminile; una nuova pagina rispetto alle opere giovanili. Gianni Morini vedrà affiancate opere del primo periodo “naif” e della successiva “maturità” contrassegnate da un poetico realismo. Di Mario Rosati verranno esposti due lavori di particolare suggestione cromatica e luminosa e una scultura in marmo.
L’allestimento si chiude con due figure note al grande pubblico, il poliedrico Bruno Munari, e Pietro Annigoni, di cui saranno esposte due classiche sanguigne.

L’Arte nelle case di Sant’Ilario – capitolo 2

  • Centro Culturale Mavarta
  • sabato 3 dicembre (ore 15-23)
  • domenica 4 dicembre (ore 10-17)
  • ingresso libero
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