Il D’Arzo che verrà (presto)
Tutto esaurito al Mavarta per la presentazione della nuova scuola superiore santilariese, pronta nella primavera dell'anno prossimo, dedicata al settore "Grafica e Comunicazione". Un'opera all'avanguardia che porterà nel nostro paese gioventù, cultura, vivacità sociale ed economica.
Studiare bene in una nuova scuola. Un titolo giusto, per una bella e affollata serata di presentazione e informazione dedicata al Settore “Grafica e Comunicazione” dell’Istituto Superiore D’Arzo di Montecchio che sta per ricevere (i lavori sono ormai avanzati) una nuova sede a Sant’Ilario d’Enza. Protagonista del progetto e della sua attuazione è la Provincia di Reggio Emilia, che durante il percorso ha trovato condivisione e unità d’intenti con l’Istituto e con le Amministrazioni comunali. Il Centro Culturale Mavarta di Sant’Ilario ha visto la sua sala grande gremita di persone lunedì 5 febbraio: i dirigenti e gli insegnanti che si sono susseguiti al D’Arzo negli anni, tanti studenti, molti cittadini del paese, la Giunta comunale al completo.
Nel suo intervento iniziale il Sindaco Carlo Perucchetti ha ricordato che l’idea, o meglio, l’esigenza di questa scuola superiore è nata nel 1946, immediatamente dopo la guerra, a significare quanto l’istruzione sia stata considerata centrale nella vita per i cittadini e per la prima Amministrazione democratica del paese. Aprì i battenti nell’anno scolastico 1959/60, con 100 ragazzi iscritti, mentre oggi sono oltre il triplo.
Si sono susseguiti gli interventi di Marco Incerti Zambelli (dirigente dell’Istituto IPSIA per tanti anni), Elena Carletti (Vicepresidente della Provincia), della deputata On. Ilenia Malavasi, e della prof.ssa Maria Sala, attuale Dirigente del D’Arzo. Ognuno di loro ha delineato con competenza e lucidità un tratto particolare di questo percorso, iniziato anni fa, proseguito con attenta programmazione e ora vicino al suo culmine, che prevede l’inaugurazione del Settore “Grafica e Comunicazione” nella primavera del prossimo anno 2025.
Un clima positivo e propositivo di persone consapevoli di quali siano i momenti veramente importanti per una comunità, per le nuove generazioni: una nuova scuola all’avanguardia sotto tutti i punti di vista: didattico, architettonico, energetico, estetico, logistico; in grado di sviluppare ulteriormente, com’è nella sua vocazione, i rapporti con il mondo del lavoro.
Ogni scuola porta vita, gioventù e cultura, porta economia: una vera iniezione di entusiasmo, per la Val d’Enza e per l’intera Provincia. Nella serata del 5 febbraio si è svolta una tappa di avvicinamento, utilissima per cogliere il significato e la grande portata di questa che è una vera e propria impresa. Si prosegue nel cammino, pronti a festeggiare in pieno, l’anno prossimo; chi s’iscrive a questa scuola quest’anno, entro il 10 febbraio, farà 4 dei 5 anni di superiori nell’edificio nuovo. Una bella pagina per la politica che diventa utile, rendendo il paese attrattivo verso i giovani, con buona pace di chi, come Alternativa Civica, ha sempre sostenuto che questa scuola andasse spostata a Montecchio.