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Ciclabile S.Ilario-Calerno: “il progetto è valido e ben piazzato in graduatoria”

La Capogruppo di Sant’Ilario Futura, Eva Coïsson: “la narrazione della minoranza è fuorviante, esprime incompetenza ed è dannosa per la comunità”.

(di Eva Coïsson – Capogruppo Sant’Ilario Futura)

Non ci è molto chiaro se l’intervento di Alternativa Civica sulla ciclabile di Sant’Ilario-Calerno è un pesce d’aprile in ritardo. Nel caso, abbiamo abboccato. In caso contrario, invece, ci pare strano che la minoranza ignori o deliberatamente non citi una serie di punti che dovrebbe conoscere molto bene. Nel caso fossero stati dimenticati, provvediamo a ricordarli.
Innanzitutto facciamo notare che su 100 domande pervenute alla Regione, la nostra è arrivata al 28esimo posto. Un risultato che, in ambito calcistico, ci avrebbe fatto entrare in Champions League ma che purtroppo per il momento non è bastato, dato che verranno finanziati i primi 24 progetti, l’ultimo dei quali ha soli 2 punti più del nostro. Davvero basta questo per considerare deficitario il progetto? Soprattutto considerando che non sono esclusi ulteriori finanziamenti, come previsto dal bando, e la possibilità di uno scorrimento futuro della graduatoria, dove a questo punto saremmo quarti. Ma davvero Iotti è convinto che se avessimo seguito la sua idea di far passare la ciclabile in mezzo al nulla lungo la ferrovia avremmo preso più punti?Considerando la sua esperienza in consiglio comunale siamo certi che nemmeno lui, in cuor suo, può difendere una posizione del genere.
In più, leggendo la nota a firma di Iotti e Paterlini, crediamo sia necessario spiegare loro il concetto di premialità: non è un premio in termini di punteggio, come intendono i due candidati di Alternativa Civica, ma esprime la percentuale di finanziamento. Per chiarire: se ci avessero finanziato, sarebbe stato al 60% e non al 70% perché non ricorrevano alcune condizioni, indipendenti dal progetto.
Riguardo la paventata incoerenza con il piano urbanistico, avevamo fatto apposita domanda alla Regione, la quale aveva risposto che era possibile allineare progetto e piano urbanistico generale anche successivamente all’avvenuto finanziamento. Per rendersene conto basta un semplice ragionamento: non fosse stato così, la domanda non sarebbe stata giudicata ammissibile, invece il progetto è ammesso, è in buona posizione in graduatoria, ma per il momento non è finanziato per esaurimento di fondi stanziati fino ad ora. Il punto è che all’epoca della redazione del piano urbanistico (PSC) ovviamente non erano state fatte specifiche valutazioni tecniche sulla realizzabilità della ciclabile (non è compito dei piani urbanistici generali), mentre il progettista incaricato, specializzato in infrastrutture viarie, ha chiaramente illustrato in ben due commissioni consiliari (a cui Iotti ha partecipato, forse senza ascoltare bene) le motivazioni tecniche che rendevano impraticabile il tracciato a sud.
Riguardo al percorso della ciclopedonale all’interno del tessuto urbano di Calerno, con il semaforo a chiamata al Torchio e gli attraversamenti protetti in corrispondenza della Chiesa, ad Alternativa Civica sfugge forse l’importanza cruciale che questo intervento potrebbe avere per favorire la sicurezza degli abitanti di Calerno, non solo per raggiungere Sant’Ilario ma anche negli spostamenti interni. Ovviamente il percorso ciclopedonale in questo tratto è stretto, perché come sappiamo tutti, anche la minoranza, la via Emilia passa in mezzo alle case ed essendo di competenza statale, ANAS non consente alcuna riduzione di carreggiata. Ma riteniamo sia meglio, in attesa della riqualificazione complessiva che si potrà fare solo dopo la realizzazione della via Emilia bis, avere presto un percorso dedicato e protetto, per quanto stretto, che avere ciclisti che passano sui marciapiedi e pedoni che in certi tratti camminano sulla riga a lato della strada.

Un ultimo appunto: Iotti e Paterlini parlano dei buoni rapporti fra questa amministrazione comunale e gli amministratori della Regione Emilia Romagna, e sembrano voler collegare la collaborazione istituzionale alla possibilità di vincere bandi regionali. Ci auguriamo che Iotti e Paterlini non vogliano suggerire percorsi che stanno fuori dai confini della correttezza e della legalità amministrativa, e ci limitiamo a considerare questa loro brutta scivolata semplicemente come una triste frase di pessimo gusto.

Ecco, siamo certi che l’intervento di Alternativa Civica non fosse un pesce d’aprile in ritardo, ma di sicuro lo scherzo, quantomeno di dubbio gusto, è stato fatto agli elettori ai quali si cerca di proporre una narrazione distorta e lontana dalla realtà. Chi ama Sant’Ilario e Calerno ed ha a cuore il loro benessere sicuramente non usa questi mezzi.

Eva Coïsson – Capogruppo Sant’Ilario Futura

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