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Fotovoltaico a Calerno: Comune, Provincia e Regione attivi per fermarlo

Il candidato sindaco Marcello Moretti: "andiamo tutti insieme dal Ministro Lollobrigida per bloccare questo scempio". La replica ad Alternativa Civica sul progetto: “pensare che ci si attivi dalla sera alla mattina su un tema così complesso significa ignorare i tempi della macchina pubblica”.

Il candidato sindaco Marcello Moretti con l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi

“Che Alternativa Civica diffonda a mezzo stampa il messaggio che Provincia e Regione si siano attivate contro il fotovoltaico proposto dal Ministero grazie al loro intervento sui media è una cosa che ci dispiace dover commentare. Sarebbe stato molto più stimolante mantenere il confronto politico sulle idee e sui progetti piuttosto che sulle polemiche fantasiose e fuori dalla realtà. Ma ognuno usa le armi che ha e, come diceva Abraham Maslow, “se l’unico strumento che hai è un martello, ogni cosa ti sembra un chiodo”.
Così il candidato sindaco Marcello Moretti replica al candidato di Alternativa Civica Alberto Iotti in merito alle dichiarazioni di quest’ultimo sulla proposta di impianto fotovoltaico tra S. Ilario e Calerno. “Ci fa piacere che i nostri competitor siano d’accordo con noi sul fatto che l’intervento fotovoltaico così come prospettato sia sbagliato, e li invitiamo (assieme alle associazioni degli agricoltori, a partire dalla CIA) a coordinarci insieme per interagire con tutti i livelli istituzionali, iniziando dal Governo, perché è lì che sono state prodotte le norme più recenti che aprono ad ulteriori e più ampi interventi che mettono a rischio il paesaggio rurale e le produzioni agricole di qualità. Andiamo insieme dal Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e chiediamo di bloccare questo scempio. Da tempo noi come coalizione Sant’Ilario Futura, il sindaco Perucchetti come Amministrazione di Sant’Ilario, Zanni come Provincia di Reggio e Alessio Mammi in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna siamo stati concordi nel sostenere la necessità di puntare sulle energie rinnovabili, ma non attraverso l’abnorme consumo di suolo previsto da progetti come questo, che le norme del Governo favoriscono, cercando di passare sopra la testa dei cittadini e dei loro rappresentanti locali, in spregio alle norme del nostro piano urbanistico che non consentono questo impianto, in zona agricola.
Su questo progetto da 80 MW, lo scorso 24 maggio il Comune di Sant’Ilario ha già presentato al Ministero ben 8 osservazioni contrarie su altrettanti punti critici del progetto. Ma è almeno dal 13 maggio, data in cui si è tenuto un confronto tra tutte le istituzioni coinvolte, che Regione, Provincia e Comune stanno lavorando di concerto con l’obiettivo condiviso di far valere le esigenze di tutela del territorio, non certo da quando Alternativa Civica ha alzato la voce sui giornali. Si tratta di procedure che richiedono del tempo. Ipotizzare un intervento dalla sera alla mattina significa che si ignorano i tempi e i processi della macchina amministrativa. Oppure che si vuole dare una narrazione falsa all’elettorato. Senza dimenticare che – conclude Moretti – per noi non esistono bandiere di partito ma solo istituzioni da sollecitare. Finora abbiamo incontrato risposte positive alla nostra linea (per quanto consentito dalla norma nazionale) sia dalla Regione con l’Assessore Alessio Mammi (come giustamente sottolinea la CIA) che dalla Provincia e dai suoi tecnici. A questo punto non ci resta che dire tutti insieme ‘Caro Ministro Lollobrigida, rivedi la tua norma’. Noi ci siamo e ci saremo, speriamo che anche Alternativa faccia la sua parte, prima o poi”.

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