TERRITORIO ECONOMIA E LAVORO

Ultimi giorni per iscriversi ad Architettura a Parma, da poco valutata migliore Università italiana

Scade il 25 luglio alle ore 15 il bando per iscriversi al corso di laurea in “Architettura Rigenerazione Sostenibilità”: ne parliamo con la santilariese Eva Coïsson, Presidente del Consiglio del Corso di Studi

 

La santilariese Ing. Eva Coïsson, Università di Parma

Perché dovrebbe iscriversi a Parma, chi “da grande” vuole fare l’architetto?
Innanzitutto è fresca la notizia che l’ANVUR (Agenzia Nazionale per la Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) ha collocato l’Università di Parma in “Fascia A”, la più elevata tra le quattro previste (corrispondente a un giudizio “Molto positivo”, unico Ateneo ad aver raggiunto tale riconoscimento in ambito regionale) e con il punteggio più alto conseguito dagli Atenei italiani finora accreditati. Inoltre, quest’anno festeggiamo i 20 anni dall’avviamento dei corsi di laurea in architettura a Parma e lo facciamo rinnovando e attualizzando la nostra offerta formativa: il nuovo corso di laurea triennale in “Architettura Rigenerazione Sostenibilità” è partito lo scorso settembre e il nuovo corso di laurea magistrale in “Architettura e città sostenibili” parte quest’anno. Fin dal 1999 il percorso è sempre stato strutturato secondo lo standard europeo, con un “3+2” che permette a chi vuole di entrare nel mondo del lavoro già dopo il triennio con una laurea. Le altre Università della regione con corsi in architettura (Ferrara e Bologna, sede di Cesena) hanno solo il percorso a ciclo unico: se uno studente non riesce a concludere, rimane con niente in mano. Per il riconoscimento del titolo a livello europeo, però, è necessario il percorso completo: ciclo unico o 3+2.
Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a cambiare?
Non ci nascondiamo che l’ambito delle costruzioni in generale ha subito una pesantissima crisi negli ultimi anni, i cui riflessi si sono visti anche nel calo di iscrizioni ai corsi di laurea del settore. A questo dato si è aggiunta l’entrata in vigore di una nuova direttiva europea per il riconoscimento delle qualifiche professionali, a cui era necessario adeguarsi. Più in generale, è emersa la consapevolezza che nuove esigenze di tipo culturale e professionalizzante si stanno facendo spazio nel panorama italiano ed europeo, sempre più attento ad aspetti legati alla sostenibilità e alla rigenerazione del patrimonio e del territorio: sono questi i temi che stanno lentamente facendo uscire il settore edilizio dalla crisi. L’Università di Parma ha quindi deciso di investire su questi temi revisionando completamente gli ordinamenti didattici relativi all’architettura, ponendo maggiormente l’accento sull’internazionalizzazione e sull’esperienza professionalizzante.
Quali sono le principali novità del corso di laurea “Architettura Rigenerazione Sostenibilità”?
Si caratterizza come un corso di studio generalista nel settore dell’architettura, in grado di fornire basi teoriche ad ampio spettro, ma declinate con un taglio orientato alla sostenibilità e alla rigenerazione del patrimonio e del territorio. Le principali novità rispetto al corso di Scienze dell’Architettura, oltre ai criteri di sostenibilità introdotti in tutti i corsi di discipline caratterizzanti, sono la progressiva interdisciplinarietà dei laboratori progettuali, l’introduzione della rappresentazione BIM (Building Information Modeling) fin dal primo anno e la maggior libertà di scelta dello studente nel definire il proprio percorso.
Com’è strutturato il corso?
Il primo anno è volto a fornire prevalentemente conoscenze di base nei settori della storia dell’architettura, del disegno e della rappresentazione, dei materiali per l’architettura, della matematica e degli aspetti fisico-tecnici dell’ambiente indoor. Fin dall’inizio l’allievo acquisisce inoltre, all’interno dei laboratori progettuali, non solo conoscenze, ma anche abilità nel disegnare e soprattutto nel progettare facendo sintesi delle conoscenze specifiche acquisite separatamente.
Il secondo anno vede l’introduzione di discipline legate all’ambito urbanistico, strutturale ed estimativo ed è caratterizzato da una marcata interdisciplinarità dei corsi sia nell’ambito della conoscenza dell’architettura esistente e del restauro del costruito, sia nella progettazione architettonica sostenibile.
Il terzo anno si distingue per la possibilità di personalizzare il piano di studi scegliendo tra due curricula un percorso maggiormente orientato al recupero del costruito oppure alla rigenerazione urbana sostenibile.
Che legami ha questo corso con il nostro territorio?
Nel corso degli anni sono tanti i ragazzi santilariesi che ho visto passare tra i banchi di architettura a Parma! Molti sono anche i progetti, gli studi e le tesi che hanno avuto come oggetto il nostro territorio: ricordo, tra gli altri, Corte Inzani, le case rurali del podere Spalletti, la Commenda a Calerno. E’ un modo anche questo per approfondire la conoscenza e apprezzare meglio il valore delle cose che ci circondano e magari di fare proposte che, seppur con le inevitabili semplificazioni di un lavoro scolastico, possono fornire lo spunto per guardare avanti con un pizzico di originalità.

Per maggiori informazioni potete consultare il sito https://dia.unipr.it/it/node/4005 o rivolgervi a: eva.coisson@unipr.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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