PRIMO PIANORICORDI

Il tuo sorriso che riempie l’aria

(di Giusy Morini)

“ Fal a moten col ragas?”  Sento una voce alle mie spalle, una voce nota, mi giro, è Mirko! Non ho la prontezza di rispondere subito, il mio sguardo si ferma sul suo sorriso, sui suoi occhi che trasmettono un senso di armonia e serenità insieme. Intanto nella piazza di Sant’Ilario in un’ estate calda davanti alla gelateria con non più di sei o sette persone, mi sembra che lo spazio intorno a me sia colmo. Non saprei come descrivere questa sensazione, ma quando incontri Mirko è sempre stato così, lui ha la straordinaria capacità di riempire gli spazi, la solarità che riesce ad esprimere è unica. “Allora sei diventata sorda? Non mi rispondi?” Mi riprendo subito dalla mia distrazione… “Si sì, scusa, è bravo” e ricambio il sorriso. “Ah ecco altrimenti mi telefoni eh!” e poi una bella e grassa risata che come sempre ti caratterizza. Ho conosciuto Mirko tanti anni fa, quando ero ragazzina e mio malgrado dovevo frequentare i corsi di nuoto; lui era già bravissimo, lo ammiravo nel vederlo avanzare nella corsia dei perfetti nuotatori con grandi e perfette bracciate… sembrava che la sua corsia fosse più corta della mia, lui in un attimo arrivava già là in fondo. Un giorno mentre mi stavo faticosamente avvicinando al muretto con tanto di tavoletta, arrancando faticosamente per raggiungere la mia meta, ho trovato lui che mi aspettava a bordo piscina sorridente; pensavo mi volesse prendere in giro ed invece mi ha incoraggiato, mi ha spronato e poi mi ha salutato dicendomi “si può sempre migliorare, si deve farlo, si deve pretendere di dare il massimo, anche se non sarai mai una campionessa di nuoto eh…” e rideva, ma il suo sorriso era così coinvolgente che mi sono messa a ridere anche io ben consapevole che le sue parole erano ben spese ed era realistico pensare il vero campione fosse proprio lui. Un vero campione, Mirko lo è stato davvero: impegnato nel sociale, nel volontariato, nella sua famiglia, nelle relazioni interpersonali. Chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo, di incontrarlo sul suo cammino può ritenersi fortunato, perché la sua presenza era sempre un valore aggiunto in ogni circostanza. Ora che non sei più su questa terra ci mancherai tantissimo caro Mirko, ci mancheranno le tue chiacchiere, le tue parole, le tue strombazzate quando ci incrociavi con l’auto o sulla tua moto, ci mancheranno i tuoi sorrisi di cui faremo tesoro, e cercheremo di imparare dai tuoi atteggiamenti a comportarci come tu avresti voluto.

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