EVENTIGIORNO DELLA MEMORIAPRIMO PIANO

GIORNO DELLA MEMORIA: due giovani studentesse ricordano Piero Iotti

Voci e immagini di Chiara Molinari e Matilde Fontanesi della Scuola Media “L. Da Vinci” di S. Ilario

(di Francesca Mancin) 

 

Più scorre il tempo e più le testimonianze delle barbarie fasciste e naziste saranno lontane, fino a perderne ogni protagonista. E’ importante non dimenticare e ancor prima è importante apprendere.

Ho avuto la fortuna di conoscere Piero Iotti, di seguirlo in uno dei suoi tanti  viaggi della memoria a Mauthausen e di ascoltarlo nelle testimonianze come ex deportato al campo di concentramento. Le sue parole e i suoi occhi lucidi di commozione sono indelebili nella mia mente.

Ritengo sia fondamentale coinvolgere i più giovani in temi così rilevanti e, trovando un’idea che li renda protagonisti attivi, permette di appassionarli e tenerli vivi. 

Per catturare il loro interesse, ho proposto a mia figlia Chiara e alla sua amica Matilde di leggere il libro scritto da Piero Iotti “Sono dov’è il mio corpo” e di creare un breve video sulla sua deportazione. Comunicare con le parole e con le immagini: oltre alla loro voce narrante, avrebbero scattato foto evocative. Avevano tutto a portata di mano: un libro, uno smartphone, un luogo dove creare una giusta scenografia, un nonno amante di produzioni di video amatoriali e soprattutto creatività e leggerezza, nonostante il tema richiedesse impegno e serietà. Hanno accettato con entusiasmo e si sono sentite subito giovani protagoniste di un momento da condividere in classe e, per gli adulti, da diffondere in rete.

Chiara Molinari e Matilde Fontanesi sono due ragazze di 12 e 13 anni e frequentano la Scuola Media “L. Da Vinci”. Dalla forte testimonianza dell’ex deportato santilariese, estraggono frasi, per loro più rappresentative, del vissuto dell’uomo nel lager.

Con smartphone alla mano, rendono le Panchine Rosse del Parco 25 Novembre una scenografia perfetta per foto simbolo di questa terribile esperienza. Una goccia di tempera rossa sul filo spinato, come il sangue dei deportati; una rosa posta sopra la bandiera italiana a memoria dei caduti per la nostra libertà.

Leggono la storia del passato, per ragionare contro ogni forma di discriminazione e di odio razziale, che pare così distante, ma che è ancora troppo attuale.

Di questa esperienza Chiara e Matilde dicono:

“Per celebrare la Giornata della Memoria, abbiamo letto il libro “Sono dov’è il mio corpo” scritto da Piero Iotti, un ex deportato a Mauthausen. Ne abbiamo ricavato frasi significative e d’impatto. Questa scelta è doverosa per la necessità di trasmettere alle persone e soprattutto ai nostri coetanei l’importanza della conoscenza del passato e delle sue atrocità, per comprendere il presente senza che queste più avvengano.

Leggendo le pagine, abbiamo conosciuto la vita nei campi di concentramento di un deportato e, dandoci questa opportunità, siamo state ancora più sensibilizzate su quello che è stato un vero e proprio genocidio.

Il messaggio che vogliamo diffondere è quello di non dimenticare mai, per far sì che altri atti di violenza non si ripetano più.

Con tanta cura e pazienza abbiamo prodotto un video, con l’aiuto e i consigli del nonno Giorgio. Speriamo vi piaccia e vi possa trasmettere le stesse emozioni che abbiamo provato noi nell’entrare in un’esperienza così forte e disumana come la deportazione e lo sterminio”.

Piero Iotti (1926 – 2016)
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