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Dalla sartoria di Calerno all’Expo di Dubai

Le creazioni di Lucio Lucà e Nadia Ghidoni hanno vestito stewart e hostess del padiglione mobilità

Lucio e Nadia con due abiti creati per l’Expo di Dubai

Lucio Lucà e Nadia Ghidoni, siamo i fondatori e titolari di Mediapont laboratorio di sartoria artistica artigianale specializzato nella confezione e realizzazione di abbigliamento scenico, storico e rievocativo, oltre ad operare nel settore delle forniture allestimenti teatrali e scenici. Siamo partiti costituendoci come azienda nel 2006, il 2021 è stato il nostro 15mo anniversario, ci siamo costituiti con l’entusiasmo e la voglia di fare un lavoro di cui siamo fortemente appassionati e che ci vedeva maturi per una esperienza professionale indipendente. Volevamo realizzare un sogno, un luogo magico dove arte e creatività si fossero potute incontrare. Lucio, forte dell’esperienza che lo ha visto professionalmente impegnato nella direzione tecnica e delle produzioni teatrali a Milano, Firenze, Roma; e Nadia, che finiti gli studi di formazione professionale come stilista, da subito si è impegnata nella sartoria teatrale del prestigioso Teatro Regio di Parma. Di fatto la nostra scommessa è stata quella di resistere ad un mercato sempre più volto all’industrializzazione e alla standardizzazione, che poco posto lascia agli artigiani. Dopo qualche anno dall’apertura abbiamo dovuto superare una tra le più grandi crisi globali che dal 2010 ha segnato la vita economica in maniera totale, sembrava appena finita che ci siamo ritrovati nella più grande pandemia sanitaria purtroppo ancora in corso. Nadia ha un legame particolare con Calerno, sin dal lontano 1995 faceva parte del gruppo storico dei “Margheritini” di cui ha realizzato i primi costumi dei frati benedettini e dei penitenti. Quella di Dubai è stata veramente una bellissima esperienza, siamo stati contattati e la cosa ci era sembrata già molto bella, eravamo stati segnalati come possibili realizzatori di costumi made in Italy e con una buona formazione professionale, visto il nostro curriculum. Abbiamo risposto con molto entusiasmo ma anche con poca speranza, le aziende in competizione per questa fornitura erano almeno sei di varia provenienza… francesi, inglesi, irlandesi, professionisti sicuramente molto strutturati e che come noi hanno nell’esperienza il valore aggiunto. Abbiamo giocato il nostro jolly, non ci siamo piegati alle richieste del cliente e abbiamo imposto nel made in Italy la nostra unica opzione collaborativa e questo ci ha dato ragione, presentati i bozzetti, le campionature dei tessuti, siamo stati contattati e informati che i responsabili del Padiglione degli Emirati Arabi avevano scelto il nostro progetto. Nostra sarebbe stata la realizzazione dei costumi. Sono stati mesi molto intensi, l’importanza della commessa era ovviamente presente e pressante ma sapevamo che avremmo potuto realizzare quanto ci veniva richiesto. A settembre la consegna che il cliente ha richiesto effettuassimo di persona per verificare il risultato.
(Lucio e Nadia)

Abiti storici creati dalla sartoria
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