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PER GOVERNARE OCCORRE PRIMA DI TUTTO ESSERE CIVILI

A Sant’Ilario servono valori comuni, persone nuove e impegno quotidiano: noi ci siamo, assieme a tutti quelli che guardano al futuro

di Samuele Bertani

Consigliere Comunale – Segretario del Circolo PD di Sant’Ilario

Ho letto con stupore le dichiarazioni del consigliere Marco Orlandini sul volantino che annunciava la nascita di una lista civica in opposizione all’attuale amministrazione.
La prima cosa che balza agli occhi è il tentativo di far stare insieme persone che, come peraltro essi stessi ammettono, hanno ancora oggi idee diverse su moltissimi temi, non solo di ordine generale (come le numerose questioni etiche), ma anche a livello locale come la Via Emilia BIS, la gestione dei servizi, l’acqua pubblica.
Una lista quindi che, come unico collante, possiede l’identificazione di un “nemico comune”.
Mi ha poi colpito in particolare l’aggressività gratuita di alcune frasi di Orlandini, il quale accusa, neanche troppo velatamente, i tanti cittadini che hanno idee diverse dalle sue, e che pur ritrovandosi in un partito politico, lavorano quotidianamente per il paese, in piena autonomia, nelle tante associazioni e organizzazioni che animano e rendono vivo il territorio.
Forse vale la pena precisare alcune cose che potrebbero sfuggire a chi non vive molto la quotidianità di questo paese, e che forse fatica a ricordarne la storia.
Denigrare gli altri perché di diverso pensiero politico andava di moda qualche anno fa: i santilariesi si aspettano altro da chi si candida ad amministrare.
Un consigliere rappresenta tutti, non ci sono i “miei” o i “tuoi”, esistono solo i cittadini e la nostra comunità. Le persone che Orlandini accusa nel suo intervento di seguire ordini “dall’alto” o la gente che accusa di non essere espressione di civismo perché lui si erge ad unico rappresentate di quello vero, sono prima di tutto cittadini liberi che pensano con la propria testa.
La mia fresca esperienza amministrativa mi ha insegnato che non si decide nulla a tavolino in qualche segreteria, ma si ascolta il territorio e ci si confronta sulle idee quotidianamente: mentre si fa volontariato, mentre ci si spende per i numerosi progetti che migliorano la vita di tutti, mentre si organizzano eventi, fiere, gare, concerti e altre attività.
Inviterei piuttosto Orlandini a partecipare di persona, almeno qualche volta, ad una delle numerose iniziative organizzate non solo dall’Amministrazione, ma anche dalle tante associazioni di questa comunità: scoprirà forse che ci sono tante persone autonome e libere che condividono un campo di valori e principi che il nostro gruppo in questi anni è riuscito a rappresentare in modo largo, profondo e partecipato. Tanta gente di buona volontà che vuole bene al paese.
Del resto, per fare qualcosa di veramente nuovo, serve gente nuova e capace di rinnovarsi di volta in volta come abbiamo fatto noi in questi anni, non certo persone che siano già state per 20 anni in Consiglio Comunale (anche con ruoli di Governo), o che abbiano militato in 3-4 partiti diversi a seconda del periodo storico e che ora si autodefiniscono “civici”.
Pertanto sembra che le “furbate”, come vengono definite in quel volantino, “per prendere qualche voto in più”, siano in realtà la loro strategia come pure ad esempio è una “furbata” l’affermazione di Alberto Iotti che inserisce tra i punti programmatici la sistemazione delle scuole, omettendo o dimenticando chissà perché, che l’Amministrazione attuale le ha già ampliate, riqualificate e migliorate sismicamente con finanziamenti già spesi o già ottenuti.
E dirò di più, l’obiettivo per il futuro di Sant’Ilario e Calerno non sarà una lista civica, ormai vecchia anche come proposta, ma sarà un movimento CIVILE, che sappia davvero rappresentare e tenere conto delle tante novità e cambiamenti del paese.
Che sia CIVILE anche nel rispettare gli altri e chi la pensa in maniera diversa.
Che sia CIVILE perché sarà aperto e a disposizione di ogni cittadino che abbia un’idea da spendere per il paese.
Che sia CIVILE nello spendersi ATTIVAMENTE per la comunità, ogni giorno, anche al di là della politica.
Che sia CIVILE perché ci sia spazio per tutti, non solo per chi milita in un partito e non solo per chi si interessa di politica o per chi ha “esperienza”.

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