POLITICAPRIMO PIANO

Confronto in Consiglio Comunale su Servizi Sociali e Polizia Locale

La discussione si è concentrata in particolare sull'organizzazione del servizio a tutela dei minori nell'Unione Val d'Enza

(di Massimo Bellei – gruppo consiliare Sant’Ilario Futura)

Il gruppo consiliare “Sant’Ilario Futura” insieme alla giunta comunale

La sera di venerdì 20 settembre si è riunito in municipio nella Sala “Pietro Iotti”, in convocazione straordinaria, il Consiglio Comunale. All’ordine del giorno lo stato e le prospettive di sviluppo dei servizi sociali e della polizia locale che fanno capo all’Unione dei Comuni della Val d’Enza. Sono due temi particolarmente vivi non solo perché interessati dalle note vicende giudiziarie complesse e delicate, ma soprattutto perché strategici per il benessere della comunità. Una panoramica dettagliata da parte del sindaco e degli assessori ha fornito al Consiglio e al numeroso pubblico, anche con l’intervento di tecnici ed esperti, una percezione chiara della complessità delle attività in oggetto, al di fuori dalla campagna mediatica che ha caratterizzato gli ultimi mesi. I Comuni della Val d’Enza hanno costruito in particolare, in oltre trent’anni, una rete di servizi sociali che è riuscita a dare riposte articolate ad un’ampia gamma di bisogni e problematicità delle famiglie, dei genitori, degli anziani, dei minori, degli adolescenti, dei disabili, delle persone in temporanea difficoltà. Si tratta di un patrimonio di importanza vitale per le componenti più deboli della nostra comunità che non deve essere disperso a causa dell’inchiesta giudiziaria in corso. Vanno accertati e sanzionati eventuali comportamenti illeciti individuali, ma va salvaguardata e ulteriormente qualificata la rete dei nostri servizi, lavorando con spirito critico, impegno e visione di lungo periodo al suo sviluppo futuro. I sindaci e gli amministratori dei Comuni dell’Unione Val d’Enza intendono affrontare i problemi emersi nel servizio tutela minori dell’Unione in una prospettiva di analisi e di miglioramento e in questa direzione si è indirizzato il dibattito (a tratti vivace) in Consiglio tra maggioranza e opposizioni. Le esigenze sono infatti avvertite come chiare ed importanti da tutti, pur nelle prevedibili differenze delle soluzioni proposte. Nel corso dell’estate si sono compiuti da parte della Giunta dell’Unione primi importanti passi con la sostituzione di responsabili, il licenziamento di un lavoratore coinvolto nell’inchiesta che ha gravemente violato le norme disciplinari ed amministrative, la nomina di un coordinatore generale dell’Unione Val d’Enza. Si sta già lavorando anche concretamente su un ripensamento degli strumenti di raccordo fra dirigenti, tecnici ed operatori per garantire al servizio un funzionamento migliore e più trasparente e maggiori strumenti di controllo da parte degli amministratori mentre si intendono promuovere incontri con il Tribunale dei Minori di Bologna, azioni che sono ritenute essenziali per non ricadere negli errori emersi nel recente passato. Con favore generale si è accolta la notizia che gli otto sindaci dei Comuni della Val d’Enza assicurano a turno la loro presenza quotidiana presso gli uffici della sede dell’Unione a Barco di Bibbiano come segno di vicinanza alla struttura, soprattutto agli operatori (tecnici ed amministrativi), oggetto in questi mesi di pesanti pressioni, spinte in alcuni casi fino alle minacce di morte. L’Unione Val d’Enza è uno strumento di governo fondamentale – hanno ribadito il sindaco e numerosi interventi – per continuare a garantire servizi e supporto ai più deboli, in maniera ancora più efficace, attraverso i cambiamenti che si rendono necessari.

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