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“Il treno di cristallo” di Nicola Lecca

Un viaggio alla ricerca della verità attraverso le incertezze e le ansie della vita (ma l’ultima stazione si chiama speranza)

di Giorgio Spaggiari

“Il treno di cristallo” è il nuovo recente romanzo  di Nicola Lecca, scrittore cagliaritano poco più che quarantenne ma che ha alle spalle una già ricca serie di romanzi apprezzati da pubblico e critica oltreché di importanti premi letterari. Si definisce, egli stesso, uno scrittore nomade, se non altro per il fatto di aver abitato a lungo in diversi paesei europei quali Islanda, Spagna, Austria, Gran Bretagna. Questo suo treno, che percorre le pagine del romanzo, è in effetti carico di una dotazione culturale europea che da quelle esperienze l’autore fa ampiamente scaturire.

Nicola Lecca

È un treno che, come Lecca tiene a evidenziare, egli stesso ha preso, nelle varie tratte, tipologie e stazioni (da Dover a Amburgo, da Praga a Bratislava, Lubiana e finalmente Zagabria), per conoscere di persona i luoghi che nella storia raccontata avrebbe poi attraversato anche Aaron, il ragazzo diciottenne che del romanzo è protagonista.

Va detto subito che l’autore ha una prosa magistrale e curata, immediata e priva di inutili orpelli, che ci fa provare sulla pelle tutte le sensazioni e le emozioni che la scrittura è in grado di regalare al lettore; sin dalla prima pagina si è avvolti da questa atmosfera e si entra immediatamente nella storia di Aaron, un ragazzo  che ha un costante senso di solitudine e di insoddisfazione e vive con una madre morbosa, afflitta dalla depressione

Una vita piatta, quella di Aaron, solitaria, illuminata solo da un amore nato e cresciuto online per Crystal, una ragazza gallese che, sola, riempie il suo cuore di emozioni. I due non si sono mai incontrati anche se lui lo vorrebbe: perché Crystal inventa sempre scuse per evitare una conoscenza reale (e il motivo si capirà nel finale). Di lei Aaron ha visto solo delle fotografie perché Crystal non vuole farsi vedere nemmeno in webcam.

Finché un evento inatteso e sconvolgente travolge la vita e i sentimenti del ragazzo. Dalla Croazia arriva la lettera di un notaio che annuncia ad Aaron la morte di quel padre che la madre, una donna piena di ombre impenetrabili provenienti da un passato di cui non ha mai voluto parlare, gli aveva detto fosse morto alla sua nascita. Il notaio lo invita a raggiungere Zagabria per l’apertura del testamento. Il viaggio in treno, grazie a un biglietto di Interrail, porterà un ragazzo sprovveduto e impreparato alla vita, Aaron appunto, ad affrontare con coraggio la sua piccola odissea alla ricerca della verità.

La fine della storia è certo il momento più commovente, ma di esso non parliamo perché merita che lo scopriate da soli se accetterete l’invito a leggere il romanzo. Diciamo solo che in un momento difficile, come quello che a causa del coronavirus stiamo vivendo, “Il treno di Cristallo” con Aaron e gli altri personaggi è veramente una boccata d’ossigeno, un inno alla speranza, un invito a credere che le cose possano cambiare in meglio proprio quando la vita ci ha portato dentro un momento oscuro e gravido di ansie. Fidatevi, leggetelo.

  • Il treno di cristallo
  • Autore: Nicola Lecca
  • Editore: Mondadori
  • Collana: Scrittori italiani e stranieri
  • Anno di edizione: 2020
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