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Il fondo statale covid e il bilancio comunale: un pò di chiarimenti

Le risposte del gruppo Sant'Ilario Futura all'ennesima polemica della lista di opposizione Alternativa Civica

Eva Coïsson, capogruppo Sant’Ilario Futura

Il Gruppo Consiliare di maggioranza Sant’Ilario Futura risponde con fermezza all’ennesima polemica confezionata da una delle forze di opposizione sulle politiche di bilancio dell’amministrazione in questo anno drammatico e del tutto eccezionale, anche per i conti degli enti locali. Pubblichiamo la dettagliata nota di risposta di Sant’Ilario Futura, che fa chiarezza sulla situazione.

Nei giorni scorsi la lista di opposizione Alternativa Civica ha ancora una volta accusato l’Amministrazione in carica di cattiva gestione del bilancio comunale sulla base di nulla e mistificando i fatti, come ha già spesso fatto in passato.

Infatti è falso dire che le spese del Comune si siano ridotte a causa della pandemia: se da un lato la chiusura di alcuni servizi ha generato una riduzione di alcune spese, dall’altro ci sono minori entrate (dalle rette, dalle imposte, dagli oneri di urbanizzazione) e anche molte altre spese non previste (per scuole, palestre, pulizie straordinarie, ASP, ecc.). Di fatto non è possibile avere oggi un consuntivo, che ci sarà solo l’anno prossimo (inevitabilmente con molte differenze rispetto alle previsioni fatte ad aprile 2020).

Inoltre è falso che gli amministratori siano rimasti “statici” ad attendere i contributi dello Stato e della Regione e poi non abbiano usato le risorse ottenute per dare contributi a chi è stato colpito dalla crisi economica: è stato invece un anno di attività frenetica, con norme e situazioni in continuo divenire, in cui sono stati predisposti bandi alimentari, aiuti alle famiglie in difficoltà, bandi per i commercianti, buoni per campi estivi e attività sportive, riduzione/esenzione COSAP, agevolazioni sulla TARI e altro, per oltre 340.000 euro di sostegni.

Per quanto riguarda infine la tesi di aver inutilmente aumentato l’addizionale comunale IRPEF, questa è l’accusa più scorretta e inaccettabile: infatti, proprio a causa delle maggiori spese e delle minori entrate, lo Stato ha costituito per tutti i Comuni un fondo con valenza biennale (2020 e 2021). Tale fondo è stato quantificato sulla base dei dati in possesso del ministero e che riguardano le entrate-uscite storiche dei Comuni, aggiornate con l’ultimo bilancio di previsione. Pertanto questi contributi statali (definiti a fine luglio e già erogati) serviranno a coprire la regolare fornitura dei servizi comunali ai cittadini per l’anno in corso e per il nuovo anno già a partire dal 7 gennaio in caso di entrate o coperture carenti. Infatti, sappiamo già che nel 2021 avremo maggiori spese legate al covid (ad esempio oltre 70000 euro per l’adeguamento delle mense scolastiche per il solo periodo gennaio-maggio 2021) e ancora non sappiamo se ci saranno altri contributi statali oltre a quelli già incassati.

Il fatto che nell’assestamento di bilancio si sia formalmente spostata al 2021 la cifra preventivata dell’addizionale Irpef è un’operazione di contabilità legata alla caratteristica del fondo statale (biennale ma erogato quest’anno) ed alla natura del tributo, che viene invece materialmente incassato l’anno dopo rispetto a quello di definizione. Non ci sono quindi soldi in più, ma soldi che evitano di andare tecnicamente in avanzo in questo anno di competenza (cosa che si vedrà a consuntivo nel 2021) e in sofferenza di cassa o addirittura disavanzo/passivo nel biennio di riferimento.

In un periodo di estrema difficoltà per tante persone e imprese, se non proprio una collaborazione, che purtroppo non abbiamo mai avuto da Alternativa Civica, ci saremmo aspettati almeno di non dover assistere all’ennesima scorrettezza propinata all’opinione pubblica.

Gruppo consiliare Sant’Ilario Futura

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