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Approvata variante urbanistica per la riqualificazione degli edifici

L’assessore all'edilizia e urbanistica di Sant’Ilario Daniele Menozzi: “Stimoli e facilitazioni per aziende e privati che intendono investire sulla riqualificazione dell’esistente: non sono previste nuove aree edificabili”

Daniele Menozzi, assessore all’urbanistica, edilizia e lavori pubblici

“Una variante che è uno strumento efficace per il sostegno alle aziende e ai privati che si impegnano nella valorizzazione del patrimonio esistente e nello sviluppo delle proprie imprese. Uno strumento pensato in particolare per facilitare il recupero edilizio e introdurre maggiore flessibilità nelle norme che consentono di cogliere l’obiettivo della rigenerazione”.

Così si è espresso Daniele Menozzi, assessore all’urbanistica e edilizia del Comune di Sant’Ilario, a seguito dell’approvazione, avvenuta giovedì 11 in consiglio comunale, con il voto a favore di Sant’Ilario Futura e Centrodestra Sant’Ilario e l’astensione di Alternativa Civica e M5S, della terza variante al Rue.

“Questa variante al Rue – continua Menozzi – è un grande risultato, soprattutto perché consente di portare avanti la nostra politica di sostegno e di implementazione allo sviluppo di aree produttive e alla rigenerazione delle strutture industriali attualmente in disuso e perché serve anche da stimolo per gli investimenti privati nelle abitazioni”.

“Dopo l’approvazione nel 2014 di un Piano Urbanistico che non prevedeva nessuna nuova area edificabile, ed in continuità con quanto già deliberato nel 2020 in materia di riduzione del contributo di costruzione per interventi sul patrimonio edilizio esistente, questa variante si inserisce perfettamente nell’obiettivo di riqualificazione edilizia ed urbanistica dei contenitori dismessi che hanno bisogno di importanti lavori edili.

L’introduzione della possibilità di demolizione e contestuale ricostruzione dei fabbricati non vincolati, peraltro in continuità e recepimento delle recenti modifiche del Testo Unico dell’edilizia, ne consente un loro recupero nel pieno rispetto delle norme sismiche e di efficienza energetica e senza alcun consumo aggiuntivo di territorio.

La variante nasce dalle esigenze del territorio, dall’applicazione quotidiana dello strumento urbanistico, dalla necessità di tutela e più equilibrato sviluppo urbanistico di talune porzioni di edificato in ambito urbano.

L’iter di approvazione, esattamente di un anno, e il periodico confronto all’interno delle diverse commissioni urbanistiche – spiega Menozzi – hanno stimolato e sviluppato un approfondimento puntuale dei singoli contesti oggetto di variante e del possibile impatto urbanistico da essi generato. Il risultato è che non ci sarà nessuna nuova unità immobiliare in aumento rispetto a quelle individuate e pianificate nel Piano Strutturale Comunale.

In particolare, per la zona industriale ‘Bellarosa’ di Calerno, dopo una riduzione del contributo di costruzione del 50% rispetto alla delibera regionale, si punta sulla riqualificazione urbanistica con una modifica della zonizzazione che mediante accordi con i privati, previsti dalla nuova legge urbanistica, potrà consentire maggior flessibilità nello sviluppo industriale degli stessi. Nuovi usi insediabili e ridefinizione delle norme anche per la zona commerciale del ‘Bellarosa’, di fronte alla via Emilia, hanno l’obiettivo di catturare nuovi interessi e attività, garantendo ovviamente il rispetto del limite delle superfici di vendita medio-grandi.

Per quanto riguardo lo storico villaggio industriale – conclude Menozzi – da una parte si cerca di sostenere gli interventi di recupero dei privati con la variante e la riduzione di oneri, dall’altra l’Amministrazione sta predisponendo un progetto di progressiva rigenerazione del contesto produttivo, prendendo ad esempio gli interventi delle zone industriali della città di Reggio come Mancasale e il Villaggio Crostolo”.

Dal punto di vista tecnico la variante ha integrato le norme del RUE con importanti specifiche in merito alla Piano di gestione del Rischio alluvioni dell’autorità di bacino del fiume Po, la progettazione in prossimità di elettrodotti e la realizzazione degli impianti di distribuzione carburanti. La Variante ha ottenuto il parere motivato positivo della Provincia di Reggio Emilia relativamente alla valutazione ambientale.

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