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Oltre 6mila euro per i profughi Ucraini a Sant’Ilario

L’assessore al welfare Giangrandi: “Abbiamo accolto 119 persone, ora sono 60 Alcuni sono rientrati nel loro Paese, altri sono stati aiutati ad inserirsi qui da noi”

6.595,00 euro. È questa la cifra raccolta a Sant’Ilario per aiutare i profughi ucraini che hanno cominciato ad arrivare dallo scorso marzo. 5.300 euro sono stati dati alle famiglie che hanno accolto le famiglie, mentre 1.295 euro sono stati destinati alla partecipazione ai campi estivi per i bambini. In totale, sono arrivati a Sant’Ilario 36 nuclei familiari, composti quasi esclusivamente da donne con bambini e ragazzi, per un totale di 119 persone. Ad oggi ne sono rimaste poco meno di 60.

Anna Giangrandi, Assessore alle politiche sociali

“Grazie alla generosità di ucraini già residenti qui a Sant’Ilario e Calerno e di italiani, non è stato difficile offrire la prima accoglienza – ha dichiarato l’assessore al welfare del Comune di Sant’Ilario Anna Giangrandi – passato il primo momento di ospitalità, diverse famiglie hanno iniziato a cercare, con l’accurato aiuto del Gruppo volontari Emergenza Ucraina, sistemazioni abitative migliori a volte spostandosi anche in Comuni limitrofi. Inoltre, il variare della mappa dei luoghi di guerra in Ucraina, la nostalgia per la propria terra e il dolore per la lontananza degli affetti lasciati in patria, hanno fatto sì che diversi ucraini abbiano deciso di ritornare a casa. Stiamo continuando a sostenere alcuni di loro nella ricerca del lavoro – ha proseguito Giangrandi – con la speranza che possano ritrovare fiducia nel rifarsi una vita nel nostro paese. In diversi casi sono famiglie che hanno perso tutto, oppure che si sono ben inserite nel nostro sistema scolastico e hanno avuto una apprezzata assistenza sanitaria, mentre altri sono stati accolti dalle madri badanti con il desiderio di stare insieme qui in Italia”. In questi giorni è terminata la raccolta delle domande di contributo richiesto dalle famiglie che hanno ospitato i profughi provenienti dall’Ucraina e alle quali è stata destinata la maggior parte dei fondi raccolti, tramite l’Avis, grazie alla generosità dei cittadini di Sant’Ilario e Calerno.

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