
Fare rete, per le donne
Tre appuntamenti con il filo conduttore della condivisione dei valori fondamentali. La vicesindaca Monica Castellari: “Sport, installazioni e partecipazione, tutto l’anno”
Marzo è il mese della Festa della Donna, e anche a Sant’Ilario non mancano i momenti dedicati all’argomento. Ma marzo è solo la punta dell’iceberg, la parte visibile di un lavoro che dura 365 giorni l’anno e che coinvolge, oltre all’amministrazione, associazioni, società sportive, aziende, privati cittadini per creare una rete a sostegno delle politiche di parità di genere.
Ed è proprio il concetto di rete alla base dei prossimi appuntamenti sull’argomento a Sant’Ilario.
Sabato 8 marzo al parco verde del quartiere Gazzaro verrà montata un’istallazione pubblica che i cittadini potranno decorare con nastrini, frasi, disegni sull’indipendenza, bellezza, sostegno, contro la violenza sulle donne. Il concetto di rete, che è il fil rouge che lega tutte le iniziative sul tema, verrà rappresentato dalla forma circolare, in particolare del cerchio giallo dell’installazione e dai centrini realizzati dalle volontarie della “Fabbrica delle Cose” che troveranno una collocazione anche dopo l’evento e successivo smontaggio dell’installazione.
Il secondo appuntamento si realizza su due serate: il 17 e 25 marzo i rappresentanti delle società sportive santilariesi, e alcune della Val d’Enza, parteciperanno a due appuntamenti di formazione realizzati da Nondasola in collaborazione con l’amministrazione pubblica. Si tratta di momenti legati alla gestione del conflitto, dedicate appunto a chi ha a che fare con bambini e ragazzi in un ambito molto emotivo come quello sportivo.

“Abbiamo incontrato le società sportive di Sant’Ilario – ha spiegato la vicesindaca e assessora alle Pari Opportunità Monica Castellari – e ci siamo trovati d’accordo sul fatto che il ruolo degli allenatori e dei dirigenti delle società sportive non afferisce solo alla sfera tecnica, ma ha valenza anche educativa per i ragazzi. Per questo abbiamo pensato che un corso come questo rivestisse grande importanza per trasmettere certi valori ai giovani, ovvero che gli adulti fanno rete in tutti gli ambiti e che, per quanto si possano avere opinioni divergenti su tanti ambiti, siamo tutti compatti nel condannare la violenza sulle donne”.