PERSONAGGI

Una bella mostra che rende omaggio a Giuseppe Fontanelli, in arte Bissietta

La vita e l’arte di un importante artista della cui storia anche Sant’Ilario fu parte. Dal 9 febbraio al 17 marzo le sue opere saranno esposte a Palazzo Grifoni in San Miniato. (di Liviana Sacchetti)

 

Il 9 febbraio a Palazzo Grifoni nel comune toscano di San Miniato è stata inaugurata la mostra dedicata a Giuseppe Fontanelli, in arte Bissietta, artista eclettico e completo, che pur sconosciuto alla maggior parte dei cittadini santilariesi, con Sant’Ilario ebbe rapporti, visto che nel nostro paese vive la figlia Magda e altri famigliari.

La mostra si compone 62 opere tra dipinti (ne sono esposti ben una cinquantina), sculture (complessivamente 5) e alcuni disegni (10 in tutto), esposti nelle splendide sale di Palazzo Grifoni.

Personalmente ho avuto il piacere, insieme a tutta la mia famiglia, di conoscerlo ed apprezzarlo prima come uomo carismatico, gentile e sempre disponibile, poi come maestro. Per questo motivo, ho partecipato all’evento in San Miniato, città in cui nacque e visse gli ultimi anni della sua vita per spegnersi nella nostra Sant’Ilario nel lontano 1977.

Questo importante omaggio che la giunta comunale di San Miniato ha voluto riconoscere all’ancora amatissimo e indimenticato artista toscano, ha lasciato in me una piacevole ed emozionante ricchezza interiore che mi ha portato a voler condividere con tutti voi del Gazzettino Santilariese.

Diversi riconoscimenti sono stati consegnati ai nipoti dell’artista dal Comune di San Miniato e da varie associazioni e sono sicura che ne sopraggiungeranno altri. Molti critici hanno usato, nelle loro recensioni o nelle loro presentazioni pubbliche, questa frase: “si è lasciato per troppo tempo sommerso e nascosto questo brillante artista del  novecento” e per questo motivo mi sono proposta  alla famiglia ed in particolare a Magda Fontanelli, l’amata figlia di Bissietta, nostra concittadina santilariese, di ricordare suo padre attraverso il nostro giornale.

Giovanissimo, a 18 anni, Giuseppe Fontanelli  lascia la Toscana e si trasferisce a Milano, dove conclude i suoi studi a Brera e inizia a lavorare come cartellonista e fumettista. Corrispondente di guerra in Libia, raffigura la disperazione dei soldati italiani in molti acquerelli, alcuni dei quali esposti a San Miniato. Nel dopoguerra restaura molte opere d’arte ed espone in Italia ed all’estero. Nel 1949, spinto dal suo spirito d’avventura e dalla voglia di sperimentare, si trasferisce in Australia, dove diffonde la cultura italiana insegnando storia dell’arte e dirigendo la sua scuola d’arte. Sente il richiamo delle sue colline e delle campane di San Miniato e nel 1970 rientra in Italia, dividendosi tra San Miniato e Perugia, dove insegna all’Università per Stranieri. Fonda a San Miniato la Scuola d’arte internazionale che richiama stranieri da tutto il mondo. Attento, sensibile ai bisogni di tutti, capace di parlare con i semplici e i colti, lascia un grande vuoto quando si spegne dopo lunga malattia l’11 dicembre 1977 a S. Ilario d’Enza

 

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